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Inchiesta Regione Puglia, coinvolto nocese

Spunta anche il nome di un nocese in uno dei filoni d’inchiesta avviati dalla Procura della Repubblica di Bari che vede coinvolto il fratello dell’assessore regionale Alfonso Pisicchio. La Guardia di Finanza del capoluogo barese la settimana scorsa ha eseguito in tutta la Provincia perquisizioni ed acquisizioni documentali nell’ambito di un’inchiesta avviata nei confronti di privati imprenditori e funzionari pubblici, coinvolti, a vario titolo, in quello che secondo l’accusa sarebbe un collaudato sistema fraudolento finalizzato alla produzione di polizze fideiussorie false, utilizzate a corredo di istanze amministrative per ottenere autorizzazioni regionali per l’esercizio di attività economiche o ingenti contributi pubblici.

È in questo ambito che viene coinvolto il nocese V.R., accusato di truffa in qualità di funzionario regionale. Secondo l’impianto accusatorio avrebbe favorito le autorizzazioni regionali per l'esercizio di attività economiche e ottenere anche finanziamenti pubblici su false polizze fideiussorie elaborate da un consulente finanziario di Monopoli. 

In particolare, grazie alle polizze fideiussorie false - rilasciate in assenza delle necessarie verifiche patrimoniali/finanziarie - gli imprenditori hanno ottenuto anche un’accelerazione dell’iter burocratico senza correre il rischio di subire un controllo in ordine alla loro validità. È stato accertato che, nel triennio 2018/2020, gli imprenditori che hanno fatto ricorso alle polizze false hanno percepito illecitamente contributi regionali a fondo perduto, a valere sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR 2014/2020), per oltre 50 milioni di euro.

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